PITTURE

Grafisculture

Pitture su legno

Sculptures

Bassorilievi

Opere su carta

L’opera di Paolo Boni rimarrà segnata dalle sue origini molto vicine alla terra e all’uomo. Le sue fonti di ispirazione, paesaggi e figure umane, saranno arricchite dall’esperienza di operaio in una fabbrica specializzata in strumenti ottici.

Il suo lavoro è percorso da una ricerca sistematica di percorsi che conducono dal figurativo all’astrazione (anni 40 – fine degli anni 60) attraverso l’interpretazione del cubismo e il graduale ritorno a una figurazione influenzata dall’esperienza nel lavoro di incisione e scultura (anni ’70 – ’90).

Molto rapidamente, fora le superfici metalliche per permettere alla carta di riaffiorare al centro dell’incisione, rendendola un elemento grafico a pieno titolo. Successivamente a questa tecnica venne dato il nome di “grafiscultura” per il rilievo così ottenuto. Quest’opera grafica e scultorea è liberatoria: influenza in modo decisivo il suo lavoro pittorico, prima con l’aggiunta di altri materiali che creano dislivelli (dai primi anni 60 al 65), poi con un cambiamento totale dello spazio aiutato dalla leggerezza dell’uso del nuovissimo colore acrilico (anni ’70 -’80).

I primi passi dell’uomo sulla luna nel luglio 1969 lo impressionano profondamente : Con questo evento si apre un nuovo periodo, nel quale lascia personaggi e paesaggio e si dedica per diversi anni a una serie di opere dipinte e incise raffiguranti aerei, bersagli, piste di atterraggio e strani oggetti fluttuanti nello spazio. Con la pittura acrilica arriva anche l’influenza della pittura rinascimentale italiana nelle prospettive, nell’uso di labirinti, strisce, scacchiere e nell’uso di colori più brillanti. In tutti questi anni, accanto all’attività pittorica, continua a produrre anche “grafisculture”.

L’uomo e il paesaggio riappaiono nei dipinti del periodo dal 1990 al 2024 nel quale utilizza tecniche miste: pittura, collage di carta, tarlatana e pennarello. Il fascino del rilievo riemerge sotto forma di ritagli di legno dipinto, bassorilievi e sculture, la cui intensa creatività è arricchita dalle esperienze passate e che costituiranno la maggior parte dei suoi ultimi lavori.

L’opera di Paolo Boni rimarrà segnata dalle sue origini molto vicine alla terra e all’uomo. Le sue fonti di ispirazione, paesaggi e figure umane, saranno arricchite dall’esperienza di operaio in una fabbrica specializzata in strumenti ottici.

Il suo lavoro è percorso da una ricerca sistematica di percorsi che conducono dal figurativo all’astrazione (anni 40 – fine degli anni 60) attraverso l’interpretazione del cubismo e il graduale ritorno a una figurazione influenzata dall’esperienza nel lavoro di incisione e scultura (anni ’70 – ’90).

Molto rapidamente, fora le superfici metalliche per permettere alla carta di riaffiorare al centro dell’incisione, rendendola un elemento grafico a pieno titolo. Successivamente a questa tecnica venne dato il nome di “grafiscultura” per il rilievo così ottenuto. Quest’opera grafica e scultorea è liberatoria: influenza in modo decisivo il suo lavoro pittorico, prima con l’aggiunta di altri materiali che creano dislivelli (dai primi anni 60 al 65), poi con un cambiamento totale dello spazio aiutato dalla leggerezza dell’uso del nuovissimo colore acrilico (anni ’70 -’80).

I primi passi dell’uomo sulla luna nel luglio 1969 lo impressionano profondamente : Con questo evento si apre un nuovo periodo, nel quale lascia personaggi e paesaggio e si dedica per diversi anni a una serie di opere dipinte e incise raffiguranti aerei, bersagli, piste di atterraggio e strani oggetti fluttuanti nello spazio. Con la pittura acrilica arriva anche l’influenza della pittura rinascimentale italiana nelle prospettive, nell’uso di labirinti, strisce, scacchiere e nell’uso di colori più brillanti. In tutti questi anni, accanto all’attività pittorica, continua a produrre anche “grafisculture”.

L’uomo e il paesaggio riappaiono nei dipinti del periodo dal 1990 al 2024 nel quale utilizza tecniche miste: pittura, collage di carta, tarlatana e pennarello. Il fascino del rilievo riemerge sotto forma di ritagli di legno dipinto, bassorilievi e sculture, la cui intensa creatività è arricchita dalle esperienze passate e che costituiranno la maggior parte dei suoi ultimi lavori.

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